Il mio Consiglio - Luglio 2003
di Vittorio Ciocca

La cultura fanalino di coda

Nella seduta del Consiglio Comunale di venerdì 20 giugno, è stato presentato il consuntivo della gestione finanziaria 2002. Precedentemente c'era stata una Commissione apposita nella quale, come sempre, l'Assessore Allievi aveva illustrato in modo esaustivo le varie voci che lo compongono soffermandosi, ovviamente, sugli aspetti positivi. La parte più interessante, quella che può e deve far riflettere, confrontarsi e discutere sono le scelte fatte che stanno dietro ai numeri. Una scelta che balza all'occhio e che non ho mancato di sottolineare, è stata la scarsa importanza data, per l'ennesima volta, alla cultura. Per questo settore, da tutti ritenuto importante e fondamentale, l'Amministrazione Gatti riserva lo 0,50% degli stanziamenti totali. "Come fa l'Assessore Baroni a proporre qualcosa di rilevante ed innovativo che una tal esigua cifra?" è stata la mia domanda. La risposta è arrivata da Gatti (quando gli argomenti sono impegnativi è sempre lui a rispondere) e non poteva che essere un'ammissione: il settore è stato trascurato. Ne terranno conto nella fase di prossima programmazione delle risorse?

Al turismo è stato dedicato lo 0,14 % del bilancio. Con questo si è attuata "la realizzazione completa dell'attracco per il battello" Ed è "stata messa a disposizione una sede per lo sviluppo del Turismo facente capo agli "Amici dei Navigli" che si premureranno di informare i turisti che usufruiranno del servizio di cui sopra, sulle opportunità turistiche e culturali di Gaggiano". Ho semplicemente chiesto se non fossimo stati capaci noi, come amministrazione, di svolgere questo servizio. Di diverso parere il Sindaco che, proprio alla luce del mio intervento sulla cultura si è rammaricato perché non sia stato capace di cogliere il significato culturale di detta operazione.

Sul capitolo pubblica istruzione mi sono invece lamentato della dicitura "si è comunque cercato di contenere le spese gestionali, al fine di contenere la loro incidenza sul bilancio comunale". A mio parere se si ragiona così, non si offre un buon servizio alle future generazioni.

E' andato poi a vuoto il tentativo che ho fatto per sapere come sono stati spesi i soldi che il Comune ha introitato grazie al fatto che si è avvalso del diritto di prelazione sulle case in cooperativa. Di questi soldi non una lira è stata messa nel bilancio del 2002 e, comunque, "Si tratta di soldi" si è affrettato a dire Gatti "che entrano nel bilancio generale e non hanno e non possono avere una destinazione specifica". Io credo che un'operazione di questo tipo sarebbe potuta essere nobilitata, se non altro, dimostrando d'averla finalizzata a scopi ben precisi e motivati.

Un'altra mia richiesta che è rimasta inevasa è stata quella relativa all'addizionale comunale. Poiché il nostro è uno dei comuni che la applicano, ho chiesto uno specchietto comparativo che riuscisse a dimostrare la stessa voce applicata ai Comuni limitrofi. La Giunta Gatti, tanto parsimoniosa nel comparare tutto quello che a loro dire è vantaggioso a Gaggiano, su quest'aspetto della fiscalità locale non ha mai dimostrato alcunché.

Variazioni di bilancio

Con la proposta di variazione di bilancio, la Giunta propone di soprassedere al rifacimento dei quadri elettrici il cui adeguamento era già stato previsto e la sostituzione dell'eternit alla scuola elementare. Io ho votato contro e non accetto la critica di chi mi vuole far passare per quello sempre contrario. Innanzitutto ciò non corrisponde alla verità e poi un'Amministrazione che si vanta di chiudere i bilanci in attivo non deve, a mio avviso, rimandare simili opere come quella, anch'essa rinviata, della tinteggiatura esterna della scuola media.

Indirizzi sulle linee generali di urbanistica 2003-2004

E' la terza volta che l'argomento viene affrontato in Consiglio Comunale. Dopo due rinvii, finalmente l'Assessore Maurizio Pezzotti ha messo a disposizione dei consiglieri i dati relativi alle costruzioni realizzate in Gaggiano negli ultimi anni. Dai dati si evidenzia un incremento vertiginoso dell'edilizia libera che passa dal 68,5% del periodo 1992/2003 al 93,5% per il periodo 1999/2003. Se viene invece preso in considerazione il solo periodo 1992/1999, le percentuali erano ben altre: 44%. In questo contesto la Giunta è preoccupata di definire una gradualità d'interventi; in altre parole vuole decidere dei criteri in base ai quali si stabilisca che costruirà subito e chi dopo. Io ho votato contro perché non era previsto il "chi niente". Gatti, che in questi anni è riuscito a contenere l'utilizzo indiscriminato del territorio (è un merito che non ho difficoltà a riconoscergli), adesso rischia di cedere agli appetiti dei costruttori.


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